martedì 16 dicembre 2014

Sant'Ippolito di Roma ( ?-circa 235), sacerdote e martire Confutazione di tutte le eresie 10, 33-34 ; GCS 26,289-293

Meditazione del giorno 
Sant'Ippolito di Roma ( ?-circa 235), sacerdote e martire 
Confutazione di tutte le eresie 10, 33-34 ; GCS 26,289-293
Della nostra stessa sostanza
    Noi sappiamo che il Verbo ha preso un corpo mortale dalla Vergine, e ha trasformato l'uomo vecchio in una creatura nuova. Sappiamo che egli si è fatto della nostra stessa sostanza. Se infatti non fosse della nostra stessa natura, inutilmente ci avrebbe comandato di imitarlo quale maestro. Se egli come uomo è di natura diversa, come potrebbe ordinarmi di fare come lui, io che sono debole per natura? E come potrebbe in tal caso essere buono e giusto ?

    In verità, per farci ben capire che non è diverso da noi, egli ha sopportato la fatica, ha voluto la fame, non ha rifiutato la sete, ha accettato di dormire per riposare, non si è ribellato alla sofferenza, si è assoggettato alla morte e si è svelato nella risurrezione. Ha offerto come primizia, in tutti questi modi, la sua stessa natura d'uomo, perché tu non ti perda d'animo nella sofferenza, ma riconoscendoti uomo, aspetti anche per te ciò che il Padre ha offerto a lui.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 1,1-17.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 1,1-17. 
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. 
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, 
Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, 
Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, 
Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, 
Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, 
Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf, 
Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, 
Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, 
Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, 
Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. 
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, 
Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor, 
Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, 
Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, 
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. 
La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici. 

Salmi 72(71),2.3-4ab.7-8.17.

Salmi 72(71),2.3-4ab.7-8.17. 
Regga con giustizia il tuo popolo 
e i tuoi poveri con rettitudine. 
Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. 
Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, 

salverà i figli dei poveri 
e abbatterà l'oppressore. 
Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace, 
finché non si spenga la luna. 

E dominerà da mare a mare, 
dal fiume sino ai confini della terra. 
Il suo nome duri in eterno, 
davanti al sole persista il suo nome. 

In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra 
e tutti i popoli lo diranno beato. 

Ferie di Avvento dal 17 al 24: 17 dicembre

Ferie di Avvento dal 17 al 24: 17 dicembre

Libro della Genesi 49,2.8-10. 
Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre!
Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi oserà farlo alzare?
Non sarà tolto lo scettro da Giuda nè il bastone del comando tra i suoi piedi, finchè verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli. 

Beato Guerrico d'Igny (ca 1080-1157), abate cistercense 5° discorso per l'Avvento°

Meditazione del giorno 
Beato Guerrico d'Igny (ca 1080-1157), abate cistercense 
5° discorso per l'Avvento°
Convertirsi agli appelli di Giovanni Battista, che prepara la via del Signore
    È una gioia per me, fratelli, ricordare con voi questa via del Signore... di cui Isaia fa un così bell'elogio: “Ci sarà ... nella terra arida e deserta, un sentiero e una strada... Questa strada sarà chiamata via santa” (Is 35,7-8), perché è la santificazione dei peccatori e la salvezza di coloro che sono perduti...

    “Nessun impuro la percorrerà”. Caro Isaia, coloro che sono impuri passeranno quindi per un'altra strada? Oh no! Che tutti vengano piuttosto su questa strada, che vi avanzino! È soprattutto per gli impuri che Cristo l'ha tracciata, lui che “è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Lc 19,10)... Allora l'impuro passerà per la strada santa? Dio non voglia! Per quanto sia sporco nell'intraprenderla, non lo sarà più quando vi passerà; perché, non appena vi avrà messo piede, la sua sporcizia scomparirà. La via santa, in effetti, è aperta all'uomo impuro, ma non appena lo accoglie, lo purifica cancellando tutto il male che ha commesso... Non lo lascia passare con la sua sporcizia, perché è la “strada stretta” e per così dire, la “cruna dell'ago” (Mt 7,14;19,24)...

    Se quindi tu sei già sulla strada, non te ne allontanare; altrimenti il Signore ti lascerebbe vagare “per le strade del tuo cuore” (Isaia 57,17)... Se trovi la strada troppo stretta, considera la meta a cui ti conduce... Ma se il tuo sguardo non arriva così lontano, fidati di Isaia, il veggente. Lui che distingueva sia la strettezza che il punto di arrivo della strada, aggiungeva: “Su questa via cammineranno i redenti, i riscattati dal Signore; arriveranno a Sion con grida di giubilo. Una felicità perenne trasfigurerà il loro volto. Otterranno esultanza e gioia. Tristezza e pianto fuggiranno” (Is 35,9 10).

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 21,28-32.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 21,28-32. 
In quel tempo, disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. 
Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. 
Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. 
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 
E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli». 

Salmi 34(33),2-3.6-7.17-18.19.23.

Salmi 34(33),2-3.6-7.17-18.19.23. 
Benedirò il Signore in ogni tempo, 
sulla mia bocca sempre la sua lode. 
Io mi glorio nel Signore, 
ascoltino gli umili e si rallegrino. 

Guardate a lui e sarete raggianti, 
non saranno confusi i vostri volti. 
Questo povero grida e il Signore lo ascolta, 
lo libera da tutte le sue angosce. 

Il volto del Signore contro i malfattori, 
per cancellarne dalla terra il ricordo. 
Gridano e il Signore li ascolta, 
li salva da tutte le loro angosce. 

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, 
egli salva gli spiriti affranti. 
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi, 
chi in lui si rifugia non sarà condannato.